COME SI INDIVIDUANO LE INTOLLERANZE
Esistono molti test per individuare l’alimento a cui si è intolleranti, i due maggiormente riconosciuti di cui è stato trattato anche in letteratura sono il test per le immunoglobuline G e il test leucocitotossico utilizzato dal nostro laboratorio.
Il test leucocitotossico si basa sull’osservazione della morfologia assunta dai globuli bianchi (leucociti) messi a diretto contatto con un estratto dell’alimento di cui si vuole testare l’intolleranza. Sulla base della morfologia assunta dal leucocita l’operatore valuterà il livello di reazione e assegnerà un “grado di intolleranza”.
Metodica del test leucocitotossico
La metodica seguita per l’esecuzione del test è la seguente:
- 5 ml di sangue sono raccolti in provetta con anticoagulante (citrato di sodio 3,8 g/L) e centrifugati a 1500- 2000 x g per 20 minuti. Si formano due fasi: la parte contenente i globuli rossi (emazie) in basso ed il plasma in alto. All’interfaccia è presente un sottile strato biancastro, buffy coat, in cui sono disposti i globuli bianchi.
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Mediante pipetta Gilson 0,5 mL di materiale vengono raccolti da questa interfaccia prelevando il più possibile leucociti ed in parte le due fasi sopra e sottostante.
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Il materiale prelevato si trasferisce in una provetta contenente 2,5 mL di acqua e si miscela delicatamente a questa con la pipetta.
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Singole gocce di tale materiale diluito sono poste a contatto con gli estratti alimentari predisposti sui vetrini.
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I vetrini sono coperti con gli appositi copri-oggetto e si lascia incubare per 10- 15 minuti.