GRADI DI INTOLLERANZA
La morfologia del globulo bianco si modifica a seconda dell’alimento con cui è messo a contatto. Se non sarà presente intolleranza il leucocita non avrà alcuna reazione e non subirà deformazioni, se invece è presente un intolleranza il globulo bianco si attiverà e avrà una reazione citotossica che modificherà la sua struttura dando, a seconda del cambiamento morfologico, vari livelli di intolleranza che andranno da grado uno a grado tre.
Grado 0:
I globuli rossi sono ben impilati e normocromici, i globuli bianchi hanno forma sferica, la membrana è intatta e rifrangono molto la luce.
Grado1:
I globuli rossi sono ancora impilati e normocromici, mentre i bianchi assumono un aspetto amorfo, una colorazione più scura (il citoplasma si vacuolizza e la luce non è più rifranta) e un’accentuata rugosità della membrana che, tuttavia, resta integra.
Grado 2:
Le emazie iniziano ad ammassarsi e a perdere la caratteristica colorazione rossa, mentre i globuli bianchi, oltre a evidenziare caratteristiche di grado 1, tendono ad avere rotture a livello di membrana con fuoriuscita di materiale citoplasmatico.
Grado 3:
Le emazie sono disperse, non più impilate ma disposte orizzontalmente, decisamente “pallide” rispetto a prima. I globuli bianchi sono totalmente rotti, il citoplasma è quasi del tutto fuoriuscito, rimane una mezza luna di membrana e poco più. Si nota anche la presenza di ammassi piastrinici più o meno estesi.
Una volta individuato l’alimento a cui si è intolleranti si procederà all’esclusione dello stesso per un periodo variabile a seconda del grado di intolleranza. Una volta concluso questo periodo l’alimento verrà reintrodotto gradualmente fino al ripristino della normale alimentazione, stando attenti però a non abusare di tale cibo.